Nessun trattato delle Nazioni Unite, in nessuna circostanza, può interpretarsi come includente un diritto all’aborto. Agenzie e rappresentanti ONU che opinino diversamente agiscono al di fuori del proprio mandato. Ciononostante, la burocrazia ONU e gli organi dei trattati incessantemente affermano che le donne avrebbero un diritto ad abortire il proprio bambino non ancora nato.
Ultimo in questa direzione giunge il tentativo del Comitato per i Diritti Umani (HRC), uno dei più antichi e meglio noti organi dei trattati. Il Comitato sta ora redigendo un commento all’Articolo 6 della Convenzione Internazionale sui Diritti Civili e Politici, sul Diritto alla Vita –elemento fondamentale di tutela dei diritti umani—, che categoricamente esclude dalla protezione i bambini non nati e nega la loro appartenenza alla famiglia umana.
L’allegata petizione sarà presentata al Comitato prima dell’inizio della loro decisione finale, ad ottobre.
Noi sottoscritti cittadini,
Affermiamo che i bambini nel ventre materno sono esseri umani e membri della famiglia umana e che hanno titolo al diritto alla vita in virtù dei loro inerenti dignità e valore;
Condanniamo i tentativi degli organi ONU di escludere il diritto alla vita dei bambini nel ventre materno e di imporre agli stati sovrani un diritto internazionale all’aborto,
Esortiamo il Comitato per i Diritti Umani a riconoscere che i bambini nel ventre materno non sono esclusi dalle tutele dell’articolo 6 della Convenzione Internazionale sui Diritti Civili e Politici, e ad esercitare una interpretazione giudiziosa della Convenzione, scevra di parzialità o pregiudizio.
Sollecitiamo gli Stati Membri delle Nazioni Unite, e il Segretario Generale dell’ONU, Antonio Guterres, a opporsi al tentativo del Comitato per i Diritti Umani di escludere i bambini nel ventre materno dalle tutele del diritto alla vita e di assicurarsi che le loro voci contro qualsiasi abuso da parte del Comitato per i Diritti Umani giungano forti e chiare prima della prossima sessione del Comitato a ottobre 2017.